20 anni di salute, 20 anni di servizi
Dall’intuizione di Gianna Bergomi, al ruolo di riferimento per un’intera valle: le celebrazioni del ventennale dei Poliambulatori Santa Maria
Era il 1996 quando la famiglia Bergomi dava vita al primo ambulatorio Santa Maria, a Collio di Vobarno. Dall’altro lato della strada rispetto alla sede attuale, il primo nucleo comprendeva una struttura con le principali specializzazioni e una manciata di persone fra medici e collaboratori, in particolare tre ambulatori e 15 medici. In 20 anni di attività il Poliambulatorio ha servito 78.343 utenti, oltre 27mila le prestazioni offerte nel solo 2015. In una struttura di oltre 2000 metri quadrati trovano sede gli ambulatori, il reparto di fisioterapia, la Medicina dello Sport, il centro benessere e la piscina e con i suoi 40 fra dipendenti e collaboratori e i 58 medici che vi lavorano in forma continuativa. Il laboratorio, oltre che nella sede centrale di Vobarno, ha operativi anche due punti prelievo a Salò e Vestone. Per quanto attiene alle attività di laboratorio, nel 2015 sono stati effettuati 221.508 esami a fronte di 33.884 accettazioni.
Le celebrazioni. Il filo conduttore di tutte le iniziative è univoco: legare saldare ulteriormente il ponte che da vent’anni lega i Poliambulatori Sana Maria al territorio della Valsabbia e del medio e alto lago di Garda. L’inizio delle celebrazioni avrà una spiccata connotazione scientifica con l’organizzazione del convegno rivolto ai medici di medicina generale ed ai farmacisti, che si svolgerà il 12 novembre presso il ristorante Cascina San Zago di Saò. In quella sede si dibatterà sulla prescrizione degli accertamenti specialistici.
La cerimonia ufficiale. Alla giornata del 2 dicembre è stato invitato anche il vescovo Monari che non potrà però essere presente, a testimonianza del legame fra il valore della struttura e i valori cristiani che 20 anni fa spinsero Gianna Bergomi a ideare questa realtà. Sarà uno spazio di incontro con tutto il personale che opera all’interno. Il Poliambulatorio offrirà anche dei momenti musicali sul territorio e porterà avanti due progetti: “Disabilità e scuola” che interessa una scuola primaria e secondaria della Vasabbia con azioni pratiche, laboratori e strumenti; il secondo, in collaborazione con “Caffè Alzheimer”, verrà avviato presso la struttura in primavera 2017.
La borsa di studio. La direzione ha pensato a una borsa di studio di 5.000 euro intitolata a Gianna Bergomi, madre delle tre sorelle che oggi sono alla guida della struttura sanitaria e fondatrice del Poliambulatorio; è rivolta agli studenti della Valsabbia che hanno presentato, anche nei tre anni precedenti alla pubblicazione del bando, una tesi di laurea meritevole e significativa. Le candidature saranno raccolte entro il 10 novembre e la borsa di studio verrà assegnata nel corso della cerimonia del 2 dicembre.
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