Centro Santa Maria, da vent’anni stretto legame col territorio
Era il gennaio del 1996 quando due medici «di famiglia» valsabbini interpellarono Franco Bergomi e la moglie Gianna, già conosciuta per la spiccata propensione ad affrontare la loro attività nel campo della metalmeccanica, ma anche con un occhio alla sostenibilità sociale: «In ValleSabbia non c’è copertura sanitaria, bisogna fare qualcosa» dissero. A metterci mano, fino a quando venne a mancare, nel 2003, fu soprattutto mamma Gianna che in onore alla devozione mariana della famiglia volle chiamare i suoi poliambulatori «Santa Maria».
Inizialmente gli ambulatori erano 3 e i medici 15, due anni dopo aprì l’attuale struttura di oltre 2 mila metri quadrati al 77 di via Provinciale a Collio di Vobarno. Vent’anni dunque, durante i quali il Santa Maria ha servito 78.343 utenti. Più di 27mila le prestazioni offerte nel solo 2015, periodo in cui il laboratorio ha effettuato 221.508 esami a fronte di 33.884 accettazioni.
Oggi oltre agli spazi per i prelievi ci sono il reparto di fisioterapia, la medicina dello sport, un centro benessere con piscina. Una quarantina fra dipendenti e collaboratori, 58 i medici che vi lavorano in forma continuativa. Numeri che non rendono però l’importanza del Santa Maria nel panorama della sanità di Valsabbia, di centro e alto Garda. Appunto: «I festeggiamenti per il ventennale serviranno a rafforzare il rapporto col territorio» per dirla con le parole di Francesca Bergomi, che ha annunciato una serie di iniziative che coinvolgeranno tutti i settori della società a partire dai medici e dai farmacisti, fino alle scuole e alle persone diversamente abili, gli anziani e le famiglie. «ll superamento della malattia, per noi, è il benessere sociale» così ha sintetizzato la dottoressa Nicoletta Marcianò, referente scientifico del progetto. Ci saranno un convegno il 12 novembre alla Cascina SanZago e una borsa di studio per gli studenti della facoltà di Medicina, per cominciare.
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